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Gli Enthuran

La seconda Razza Aliena con la quale l'umanità ha avuto contatto nella sua intera storia, essi sono apparti nel Settore Tarys al culmine della Guerra dello Sciame. Antagonisti degli Swarm in ogni loro forma essi salvarono Tarys 5 dalle orde di Graam ed hanno preso dimora su di un pianeta donatogli da Alexy Loraw nel 2952 battezzato dagli stessi Ammon.

 

Nonostante la loro apparizione sia cosa assai recente il loro arrivo va inteso come un ritorno. Infatti le loro rovine sono materia di studi top-secret dalla LTCU da diversi secoli senza però riuscire a carpire nulla della loro enigmatica tecnologia basata su energia psionica e cristalli di elementi extra-galattici detti Catalizzatori. Al ritrovamento di un loro artefatto si deve l'inizio dell'intera tecnologia PSI umana e successivamente alla creazione dell'Accademia Spettri Confederata oltre che al livello tecnologico impressionante dei Tarysiani con i quali hanno condiviso parecchia della loro conoscienza scientifica e tecnica.

Un Enthuran si presenta raramente privo di vesti coprenti o di un'armatura da battaglia integrale, essi sono umanoidi alti dai 2,40 ai 2,80 metri per un peso a nudo intorno al quintale e mezzo. Oltre una forza fisica ben superiore a qualsiasi umano essi possiedono grandi poteri psionici e la loro sola presenza basta a mettere in risonanza perfino coloro che fra gli umani ha una mente dalle capacità Psy assai umili.

Sono provvisti di organi sensoriali come bocca, occhi, naso ed orecchie ma non vi sono testimonianze documentate che abbiano dato prova di utilizzarli per interagire fra di loro o fra gli umani. Gli occhi si presentano come vitrei con una luminosità interna che può essere di diversi colori, come l'iride umana, fra cui blu, giallo, rossa, viola, verde etc. Percepiscono il mondo intorno a loro in maniera limitata attraverso la vista ed utilizzano un campo PSI latente come se fosse un sistema di ecolocazione, sfuggire ad un Enthuran è praticamente impossibile. Per comunicare fra di loro utilizzano un complesso linguaggio le cui parole si fondono spesso in lunghissimi periodi privi di pause impossibile da seguire agli umani i quali lo hanno indicato con il nome di Litania Enthuran. La voce di questi alieni non può essere sentita con l'udito, essi infatti non comunicano come gli umani, preferendo canali telepatici diretti ad una o più menti alla volta realizzando veri e propri "consessi" legati dall'energia PSI.
La loro pelle si presenta in varie colorazioni, parecchio sbiadite la quale ad un'occhiata distratta sembrerà uniformemente grigia. Essa è composta da una miriade di micro-scaglie ossee che la rendono particolarmente coriacea, dura e rivida al tatto. La struttura muscolare è assai simile a quella degli Swarm più evoluti, ma sarebbe meglio dire al contrario, ovvero composta da multifascicolazioni di muscoli e tendini. Le gambe godono di una doppia articolazione delle ginocchia e grandi  piedi semi-prensili. Le braccia, oltre ad essere particolarmente lunghe, terminano con mani dalle cinque composte da almeno quattro falangette ma la particolarità più evidente è l'opponibilità non solo del pollice ma anche del mignolo.
Non possiedono code o appendici come si ci potrebbe aspettare da creature Aliene, soprattutto prendendo ad esempio gli Swarm, ma alcuni di essi - si sospetta i più antichi -  possiedono lunghe chiome di "capelli" i quali sono invece sono delle verie e proprie appendici articolate finemente che gli Enthuran possono muovere a piacimento. Hanno una composizione del tutto simile alla loro pelle ma la pigmentazione è molto evidente su di esse.

 

Tutto ciò che si sa della loro razza è custodito in alcune delle enclavi culturali più importanti e grandi della Galassia Umana ma le informazioni e cronache più complete si possono trovare solo su Tarys ma può essere recuperata da quei Xeno-Tecnologhi che hanno studiato presso la ITC e più semplicemente dai veterani che hanno combattuto al loro fianco durante la Guerra dello Sciame.

 

Storia dei Pastori deL CREATO

In principio era solo Caos e disordine

Poteri e Stirpi sorgevano in un mare ribollente di spazio e tempo

consumandosi inesorabilmente

 

Venne lo Xel e con esso il Nhaga

videro che tempo e spazio erano giunti alla fine

e decisero che tutto dovesse essere rinnovato

 

Inesorabili distrussero

Inesorabili presero fra le loro braccia il mare

costringendolo alla sua forma più pura e primitiva

 

La luce di miliardi di stelle illuminò il vuoto

quando lo Xel ed il Nhaga le liberarono

fondendo i loro corpi ed il loro Khala dando nuova origine al tutto

 

Mai più disse lo Xel'Nhaga

Mai più il Caos avrebbe regnato e lui avrebbe concesso
Poteri, Stirpi e Vita

 

Così venne fra le stelle più antiche fra le sue creazioni

genrò la vita su di un pianeta

dal suo Khala plasmò il primo Pastore

 

Enthuran, egli disse, alzati

prospera nel mio volere

e custodisci il creato come un saggio pastore

Il passo appena letto è quello che gli Enthuran chiamano "Il Canto degli Inizi" e narra di come le due dività d'origine, Xel - Il Tempo - e Nhaga - Lo Spazio - abbiano distrutto l'intero universo per ricrearlo nuovo e privo del tocco del Caos, fondendosi in un'unica divinità che creò gli Enthuran come prima e prediletta fra le razze.

Le informazioni contenute in questa appendice della storia Enthuran sono da ritenersi sconosciute in gioco, ricavabili esclusivamente da contatti con i sopradetti alieni e/o l'accesso ai database della Confederazione Tarysiana su di essi (in questo ultimo caso ricavando solo notizie frammentarie ed incomplete).

L'Era di Ah'mun

La prima Era della civiltà Enthuran ha inizio alla fine di alcuni lunghi millenni oscuri e violenti, durante i quali la specie dovette superare la propria Adolescienza culturale e tecnologica in maniera traumatica, rendendo Ah'mun, il proprio pianeta natale, una landa desolata ed infranta dai segni della guerra totale. Fu allora che gli Xel'Nhaga scesero fra loro guidando ed insegnando dopo aver rivelato agli Enthuran il loro posto nella Creazione.

 

Ah'mun venne rimodellato dai Creatori, rendendolo nuovamente un pianeta lussureggiante e pieno di vita, insegnando ai propri figli il potere del Khala e come adoperarlo per scopi più alti rispetto alla mera distruzione. Resi capaci di creare con il solo pensiero gli Enthuran divennero potenti, la loro cività venne unificata senza spargimenti di sangue ed il culto degli Xel'Nhaga divenne tanto forte da governare l'intera razza. Città dorate e splendenti flotte di sfuggenti schegge d'oro solcavano lo spazio esplorandone l'immensità ed espandendo in numero e potere il proprio popolo.

 

Gli Xel'Nagha portarono gli Enthuran in ogni Galassia da essi creata mostrandogli le razze giovani ed ancore prive di illuminazione che le abitavano, ad essi il compito di vegliare su di esse e quando fosse arrivato il momento elevarle così che anche loro avessero trovato il posto che meritavano all'interno del grande progetto dei Creatori.

Gli Enthuran cominciarono a vivere divisi ed il tempo li allontanò gli uni dagli altri. Ah'mun divenne sono una leggenda fra i racconti dei più vetusti fra coloro che vivevano in altre galassie ma ciò venne tralasciato dagli Xel'Nhaga che si ritirarono nel profondo dello spazio lasciando che il tempo ed i propri prediletti costruissero per loro le fondamenta del grande disegno. Ciò non fu però.

I pastori divennero orgogliosi ed arroganti, beandosi del proprio potere e travisando il proprio compito non guidarono nella crescita le razze giovani ma le piegarono sotto il proprio comando arrivando a farsi adorare come divinità vere e proprie. Tutto degenerò quando i contatti fra le molte comunità di Enthuran vennero ripristinati. La scoperta di altri pari non portò giubilo ma paura e sospetto, gelosia verso il proprio potere e cupidigia rispetto a quello degli altri.

L'universo venne infiammato da una guerra tanto violenta da richiamare gli Xel'Nhaga dal proprio sonno. Essi osservarono con orrore quanto compiuto dai loro preferiti e risvegliarono le loro più antiche ed orrende armi, tanto ripugnanti che perfino fra i Creatori molti non volevano che venissero risvegliati. Reliquie di un universo che non esisteva più i Guardiani Xel emersero dai propri sarcofagi dalle profondità dello spazio. Ma nonostante il potere e la furia degli antichi Guardiani gli Enthuran erano numerosi e potenti quindi gli Xel'Nhaga crearono un'arma: gli Swarm.

Le infinite orde di creature ferine si abbattè su di una galassia dopo l'altra, i Guardiani conducevano la loro guerra mietendo vittime fra gli Enthuran ma senza partecipare ai bagni di sangue generati dagli Swarm. Con un'unica mente a guidare le molteplici genie di cui le schiere invasori si componevano i Creatori si assicurarono che il loro strumento lasciasse ogni mondo consumato, ogni galassia come una tela vergine sulla quale ricominciare i propri disegni di creazione.

 

Di fiere popolazioni restarono solo rovine, gli Enthuran sopravvissuti ai massacri risposero con potenza ma tutto sembrava inutile ed allora cominciarono ad utilizzare le razze a loro sottomesse per arginare gli Swarm. Il comando della lotta venne unificato, tutto fu nuovamente sottomesso agli ordini del Templare Supremo di Ah'Mun nonostante il pianeta natale degli Enthuran fosse posto sotto un violentissimo assedio. Gli Swarm premevano su tutti i fronti ed inutili erano gli enormi sacrifici con i quali i dorati riuscivano a distruggere le emanazioni della mente collettiva degli invasori, i Cerebrati, perchè questi risorgevano dotati di quella perfezione che solo i creatori potevano concedere.

 

Un'era d'oro e di dominio volgeva alla fine.

 

L'Era dell'oscurità

Fra le schiere dei possenti Templari di Ah'mun serpeggiava la paura ed il dubbio, insinuandosi sotto le corazze dorate ed istoriate di litanie, salmi e cristalli catalizzatori. Nonostante l'abilità e la furia del Supremo Ghaurun Xemnas gli Swarm si avvicinavano sempre di più al pianeta natale, massacrando innumerevoli razze giovani, templari e consumando interi sistemi. Fu allora che l'Ardito Hiss'Hakar si levò fra le voci del concilio di guerra.

 

Le sue parole vennero accolte con orrore dal molti del concilio ma tanti altri rimasero in silenzio. Egli ricordò ai presenti che l'origine degli Swarm, degli Xel'Shnax, era da ricollegarsi ai Creatori. Gli Xel'Nhaga volevano il loro annientamento e quindi teorizzò che solo uno Xel poteva possedere armi e conoscienze utili ad aver ragione dei Cerebrati e forse della Mente dietro agli sterminatori.

 

L'Ardito venne cacciato dal Consiglio tacciato di blasfemia ma alcuni si alzarono con lui. La scissione avvenne così rapidamente che i Templari istituirono un grande tribunale e gli Inflessibili Giudici posero sotto processo non solo le intenzioni di Hiss'Hakar ma lui e tutti coloro che condividevano la sua visione della guerra. Prima che i Thaldarim del tribunale potessero avviare una spietata caccia Hakar decise l'auto-esilio, spogliandosi della sua armatura dorata, per lui e per chiunque lo avesse seguito.

 

Per migliaia di anni la flotta dell'Ardito vagò per l'universo conosciuto, soccorrendo ove poteva le razze giovani, insegnando e preservando o più spesso registrando le gesta di tutti coloro che cadevano difronte all'invasore Swarm. L'eremitaggio terminò quando le attenzioni di un Guardiano non si volsero proprio su Hakar. I Templari che assistettero allo scontro riportarono di un duello che generò tanto potere da incrinare lo spazio ed il tempo attorno ad i due contendenti, fendendo il pianeta ove si consumò fino a lasciarlo infranto ed in pezzi. Alla fine l'Ardito affondò la lama generata dal proprio Khala nel cuore metallico dell'antico orrore. Nonostante la vittoria il corpo di Hakar era spezzato, le ferite mortali, costrinsero i suoi seguaci a rinchiuderne i resti e la mente all'interno di una armatura cibernetica, rendendolo un Immortale.

 

Avevano ucciso uno Xel. Da quel giorno la consapevolezza che i propri Dei potessero morire come loro cambiò radicalmente la consapevolezza ed il modo di vedere l'universo di quegli Enthuran. Ritenendosi comunque impuri rispetto a tutto ciò in cui credevano essi decisero di rifuggere i doni che la Creazione gli concedeva, perfino il caldo bacio della luce diurna, perchè avevano deciso di combattere i Creatori. Forgiarono nuove armature da battaglia argenee e linde come i propri intenti, drappi rossi con litanie funerarie vennero indossati sopra di esse ed il loro Khala mutò rassomigliando ad una densa fiamma color smeraldo. Cristalli catalizzatori rossi venenro intagliati per i loro Templari e grandi falci psioniche vennero messe nelle possenti mani dei loro guerrieri. Nacquero i Templari Oscuri con Hiss'Hakar come loro Esarca.

Le quattro spade del Guardiano abbattuto da Hakar vennero divise fra i suoi migliori guerrieri, divenendo gli Emissari dell'Esarcato e guidando le forze degli oscuri in un rapido ritorno verso il pianeta natale. Ah'Mun era sotto assedio dalle genie Swarm e le orde bestiali dei cerebrati minacciavano di prendere le mura della grande Capitale planetaria. Fu allora che l'Argendo si riunì all'Oro, come ombre fameliche i Templari Oscuri si muovevano sul campo di battaglia falciando decine di nemici con i grandi archi delle loro falci mentre tempeste di fuoco psionico avvolgevano le mostruosità trasformandole in ribollenti ammassi di cenere.

 

Gli Emissari diedero la caccia ai Cerebrati ed in quella lunga battaglia le spade del Guardiano distrussero per sempre molti di essi interrompendo l'assalto al pianeta permettendo di salvare la galassia. Il ritorno degli Oscuri dall'esilio non venne salutato con giubilo dal Templare Supremo ed i Giudici Thaldarim alla fine si scagliarono contro i propri fratelli ritenendoli creature oscure e blasfeme. Nessun Enthuran dalle corazze argentee sollevò le armi contro i Dorati.

L'Era Dello scontro

Moltissimi Templari Oscuri vennero uccisi e la loro flotta decimata dalle aggressive e feroci azioni dei Thaldarim. Il Consiglio di Ah'Mun taceva impegnato a ricostruire il pianeta e prepararsi per nuove fasi della guerra contro gli Swarm. Gli Emissari fecero l'unica cosa fosse loro concessa dalle istruzioni dell'Esarca, il quale proibì un conflitto aperto: la Fuga.

 

Venne approntata segretamente una enorme nave sulla quale tutti i sopravvissuti ed ognuno dei caduti che gli Oscuri riuscirono a recuperare, trovarono posto. L'Arca lasciò per sempre Ah'Mun e furono completamente inutili i tentativi di inseguimento dei Giudici e delle loro forze mentre l'uomo scopriva il fuoco sul pianeta terra.

 

Gli Oscuri compirono un viaggio attraverso l'intero Creato, crearono dei porti sicuri in cui rifugiarsi per poi ripartire, fino a quando l'Arca non dovette disattivarsi per poter preservare la vita al suo interno. Fra i Dorati alcuni agenti dei Templari di Hakar vegliavano sul proprio popolo, crearono le proprie famiglie, servirono fedelmente il Templare Supremo e la sua stirpe per intere generazioni.

 

L'odierno Templare Supremo, Lotharas Xemnas, reso sicuro il pianeta natale assembra un'enorme armata con la quale si pone l'obiettivo di intercettare e fermare le infinite forze Swarm attive nell'universo, continuando ad utilizzare le razze giovani come risorsa da sacrificare contro il preponderante nemico. Fu questa enorme forza d'invasione che nel 2952 entrò in contatto e poi si intromise nel conflitto fra umani ed invasori Swarm aiutando e guidando gli uomini per poter lottare contro gli invasori.

 

Fu in quegli anni che una squadra di umani della neonata Confederazione Tarysiana si imbattè nell'Arca, orbitante nello spazio profondo fuori dal sistema di Tarys 4. Riavviando accidentalmente i sistemi dell'astronave gli uomini vennero in contatto con gli Oscuri e con essi uno dei loro agenti dormienti, Keltharak Asgaar. Con l'aiuto degli uomini gli Enthuran vennero portati su Uragon, sede di uno dei loro templi nascosti e cosa più importante la tomba di uno degli Emissari di Hiss'Hakar e luogo ove era conservata una delle Spade del Guardiano. Gli Oscuri si risvegliarono e si insediarono su Uragon, luna maggiore di Tarys 2 oggi Anthiga Prime, dichiarando la propria alleanza con gli Umani di Tarys 5.

 

Ciò diede inizio ad una breve stagione di scontri fra le forze combinate di Flotta Tarysiana e dei Templari Oscuri ed i battaglioni di Flotta Thaldarim che si sciolsero al comando diretto di Lotharas Xemnas la quale non culminò mai in uno scontro aperto ma in un'infinita serie di scaramucce terminate con la partenza delle forze dei Dorati da Ammon in direzione dei territori Infestati dalle Genie Ferox e Gorgon.

Fazioni Enthuran

I Templari di Ah'mun

Essi sono la fazione principale della Razza Enthuran, guidati direttamente dal Templare Supremo appartenente alla schiatte degli Xemnas, discendenti del condottiero che riuscì a pacificare Ah'Mun il quale ricevette l'illuminazione direttamente dagli Xel'Nhaga agli albori della loro civiltà.

Quando si presentano ad una razza Aliena sono esclusivamente i Templari a conferire con gli altri formulando il saluto di rito "Fhaam Ah'Mun" che tradotto in lingua umana è un'inno alla grandezza del loro pianeta natale, del loro popolo ed un ammonimento agli appositori.

 

Come tutto ciò che riguarda gli Enthuran la struttura della società dei dorati è strettamente disciplinata da un sistema di caste che così si compone:

 

  • Consiglio: Sono i più vetusti appartenenti alla Fazione dei Dorati, essi compongono il Consiglio di Ah'Mun presieduto dal Templare Supremo. Nella lunghissima storia Enthuran nessun consiglio mai si è macchiato di Blasfemia nell'andare contro la volontà del Supremo.

  • Templare Supremo: Appartenente alla schiatta degli Xemnas, egli guida l'intera fazione e perfino di Thaldarim quando i Giudici non sono chiamati in una Sacra missione per il culto degli Xel'Nhaga.

  • Templari: Compandati e Signori gra gli Enthuran, padroni di grandi conoscinze ed impressionanti Poteri Psionici. Essi sono custodi della memoria della razza Enthuran e ministri del culto degli Xel'Nhaga.

  • Giudici: Inflessibili guardini della potestà del Templare Supremo e del Consiglio essi sono chiamati a giudicare chiunque porti scompiglio ed insurrezione nel popolo di Ah'Mun. Sono esponenti della parte più radicale e conservatrice del Culto degli Xel'Nhaga.

  • Arditi: Guerrieri che compongono le impressionanti linee da battaglia degli Enthuran i quali combattono i nemici di Ah'Mun con lame di pura e brillante energia psionica.

  • Protetti: sono appartenenti al popolo comune ma grandi conoscitori della tecnologia e della scienza Enthuran, essi si occupano delle legioni di droidi ed automi dei Dorati, pilotano i caccia da battaglia e conducono le navi da battaglia.

 

Un appartenente alla casta dei dorati, salvo i Giudici, si presenta come un Enthuran ricoperto da una spessa armatura di metallo dorato, traslucido, sulla quale sono incastonate pietre sfaccettate chiamate cristalli catalizzanti di colore azzurro-blu. Le manifestazioni del loro Khala sono di diversi colori compresi fra uno spettro che va dal bianco all'azzurro. Quando non in combattimento parti delle loro armature vengono ritratto mostrando cranio, braccia, ventre e cosce.

 

Le strategia di battaglia dei Dorati comprendono attacchi fulminei a massicci con una forza combinata di truppe Enthuran, caccia, navi da guerra e legioni di macchine di morte note come Droni. Spesso fra le loro linee vi sono appartenenti a razze trascinate nel conflitto solo con l'intento di aumentare i propri numeri contro le orde infinite di Swarm. Nei confronti degli alieni i Dorati sono estremamente neutrali, non si alleno mai con razze diverse alla propria e nel momento in cui esse non sono più utili ai propri scopi vengono abbandonate a loro stesse o, nel caso di razze violente, cancellate con sistematica efficienza.

Giudici Thaldarim

Nonostante facciano parte della fazione dei Dorati i giudici nel tempo si sono dimostrati capaci di sottrarsi al comando del Templare Supremo e del Consiglio quando sono chiamati ad assolvere qualcosa che per loro è un Imperativo Sacro. Frangia estremistica del culto degli Xel'Naga essi sono estremamente pericolosi per chiunque mostri segni d'aggressività verso gli Enthuran, preferendo sdradicare una minaccia più che ignorarla. Sono convinti che l'unico modo di impedire la catastrofe sia tornare ad assolvere alla funzione originale prevista dai Creatori, ovvero guidare all'elevazione le razze giovani, che queste lo desiderano o meno.

Quando si presentano ad una razza Aliena sono esclusivamente i Giudici del Tribunale Thaldarim a conferire con gli estranei ed in più occasioni si è rivelato inutile conferire con gli Arditi al loro servizio i quali perseguono gli scopi dettati loro dai giudici con stoico fervore.

 

Un appartenente ai Thaldarim si presenta come un Enthuran ricoperto da una spessa armatura di metallo dorato, traslucido e ricoperto da lunghi sermoni runici e passaggi presi dalle sacre scritture del Culto degli Xel'Nhaga, sulle quali sono incastonati cristalli catalizzanti finemente intagliati di colore Verdi in tutte le sue sfumature. Le manifestazioni del loro Khala sono di diversi colori compresi fra uno spettro che va dal bianco al rosso. Anche quando sono fuori dal combattimento non tolgono mai le proprie armature e spesso rimangono con le lame psioniche sguainate se di guardia.

 

Le strategia di battaglia dei Giudici è semplice e terribile. Esse dispongono di un'enorme nave, classificata dagli umani come Nave-Madre, delle dimensioni di una grande città, la quale ospita il Tribunale Thaldarim. Molti degli scontri con loro si sono risolti con aspre battaglie stellari o attacchi di truppe teletrasportate direttamente sulle postazioni nemiche o all'interno delle navi avversarie. Quando i giudici raggiungono un pianeta che reputano debba essere purificato danno sfogo alle impressionanti armi gravitazionali della Nave Madre, cancellando interi sistemi con un solo attacco diretto alla stella.

Templari Oscuri

Un tempo dissidenti ed esiliati dai Dorati di Ah'Mun essi si sono macchiati di Deicidio ricavandone prò la salvezza dell'intera razza Enthuran ma ricevendo in cambio persecuzione e genocidio da parte dei Thaldarim. Essi hanno un approccio aschetico, metidativo e religioso della propria condizione di reietti che essi descrivono come "La Colpa".

Non ricercano contatti con nessun'altro appartenente alla propria razza o meglio alla propria Fazione ma quando lo fanno intervengono direttamente per proteggere e preservare ciò che buono esiste nella Creazione degli Xel'Nhaga. Essi nel tempo si sono resi capaci di comprendere le razze giovani, apprezzarne le motivazioni e le passioni, trovando possibilità di alleanza con essi.

 

Come tutto ciò che riguarda gli Enthuran la struttura della società degli Oscuri è strettamente disciplinata da un sistema di caste che così si compone:

 

  • Esarca: Hiss'Hakar ancora guida la propria gente all'interno di un sarcofago cibernetico di un Immortale il quale ne tiene in vita i resti ed il potente spirito, egli si mostra di rado preferendo formare i giovani degli Oscuri.

  • Emisari: I quattro comandanti migliori e più potenti dell'Esarca, essi custodiscono ognuno una delle Armi del Custode Xel'Nhaga abbattuto dal loro signore diversi millenni fa. Ad oggi non si conosce nessuno di essi ma si sa che uno di loro riposa in un sarcofago criogenico nelle viscere di Uragon.

  • Immortali: Eroi di epoche passate, grandi generali e potenti templari che hanno sacrificato tutto per savare la propria gente e/o le razze giovani dagli Swarm. Essi sono stati raccolti morenti dal campo di battaglia ed affidati a dei sarcofagi Cibernetici inscritti in grandi armature argentee. Quando un Immortale calca il campo di battaglia è padrone di un furore millenario.

  • Templari: La spina dorsale dell'intera fazione, questi sacerdoti guerrieri affrontano il nemico armati di grandi falci, spesso a doppia lama, e scatenandogli contro immensi poteri psionici.

  • Iniziati: Giovani Enthuran che hanno concluso i secoli di apprendistato al combattimento ed affrontano gli Swarm con le proprie lame Psioniche alla stregua degli Arditi. Sono soliti appendere resti degli Swarm sulle proprie armature, un gesto che viene considerato un'intemperanza della giovinezza dai Templari.

 

Un appartenente agli Oscuri presenta come un Enthuran ricoperto da una spessa armatura di metallo argenteo, dalla superficie più simile a mercurio che ad un metallo solido, sulla quale sono incastonate pietre catalizzanti di colore rosso o nero ossidiana. Le manifestazioni del loro Khala sono di diversi colori compresi all'interno dello spettro del Verde. Le armature degli Iniziati sono spesso decorate con le ossa degli Swarm più pericolosi che hanno abbattuto mentre i Templari indossano lunghi e preziosissimi drappi recanti linanie funebri e richieste di perdono per i crimini del loro spirito.

 

Le strategia di battaglia degli Oscuri sono riconducibili a rapide e tremende azioni di Guerriglia rifuggendo gli scontri aperti preferendo tagliare la testa di una bestia dai arti che non un braccio alla volta. Non possiedono una flotta se non alcuni agilissimi e sfuggenti vascelli note come Schegge del Vuoto, preferendosi teletrasportarsi direttamente nel luogo che vogliono raggiungere e vantando una straordinaria affinità con le ombre ed il mimetismo.

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