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Tecnologia a Fusione e Campi di Forza

L’energia nucleare era l’unica fonte energetica abbastanza potente da garantire la funzionalità perpetua dei sistemi di una nave stellare, di un Habitat, di un’istallazione orbitale e di un Gates. Ma i limiti della tecnologia erano stati ben definiti. La fusione a freddo era ormai un miraggio che ben pochi fisici si illudevano potesse essere raggiunto. Gli incidenti nello spazio erano frequenti, la fusioni di un nocciolo era un evento che si doveva scongiurare quasi giornalmente, soprattutto in luoghi distanti da approvvigionamenti e linee di soccorso. Emblematico fu la fusione a catena di tutti e dodici i reattori nucleari che mantenevano l’intero sistema coloniale di Urano, rendendo il pianeta un ammasso coeso di detriti e storie di fantasmi. Con l’arrivo dei campi di forza cambiò ogni cosa.

 

Nel 2287 in un’istallazione dismessa sugli anelli di saturno venne riavviato un vecchio reattore nucleare dal nocciolo ancora caldo. Il reattore venne avvolto in quindici diversi tipi di campi di forza e poi portato alla fusione. I campi di forza ressero e la fusione nucleare si autoalimentò fino a stabilizzarsi e produrre energia sicura ed assolutamente priva di scorie, necessità di refrigeranti, carburanti fissili e rischiosi interventi nel nocciolo. La prima fornace a fusione venne avviata ed ad oggi, salvo per la Confederazione Tarysiana, è largamente utilizzata.

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