La tecnologia stealth è una delle più antiche di cui il genere umano ancora oggi si serve. Teorizzata ed impiegata già sulla terra dal ventunesimo secolo in poi la capacità di far sparire dai sistemi radar, di rilevamento e telemetrici è sempre stata estremamente apprezzata.

 

Molte navi hanno sistemi Jammer per rendersi invisibili ai radar ed i sistemi telemetrici ma è con la scoperta dei campi di forza che si è riuscito davvero a isolare un mezzo nello spazio da quasi tutti i tentativi di rilevamento. Un sofisticato sistema di emettitori avvia in sequenza la diffusione di sottilissimi campi di forza, ognuno dei quali ha una frequenza ed una densità utile a coprire determinati tipi di emissioni fino schermare le superfici perfino dai fotoni facendo sparire le sagome dalla vista ad occhio nudo, almeno da una certa distanza.

 

I sistemi più evoluti invece abbandonando la tecnologia dei campi di forza giovandosi invece su proiezioni e simulazioni energetiche. Emettitori dedicati proiettano davanti al punto osservato del mezzo ciò che esso ha alle spalle, a seconda del punto di vista dell’osservatore, utilizzando marginalmente dei campi di forza per modulare le emissioni in modo che si confondano con il tratto di spazio/atmosfera che il mezzo sta attraversando risultando così invisibile alla vista ed ai sistemi radar e telemetrici, salvo i più evoluti di norma militari.